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8 novembre 2011 2 08 /11 /novembre /2011 09:23

http://www.netgaming.it/wp-content/uploads/FUGA-DI-BRAIN.jpg

 

 

Chi intende intraprendere la carriera della ricerca sembra ormai quasi includere nel proprio percorso professionale la fuga all'estero. In molti casi, la maggior parte, si tratta di una strada senza ritorno.

Allora è una scelta lasciare i propri affetti ed il proprio Paese oppure si è quasi obbligati se ci si vuole affermare come ricercatori?

Vi riportiamo le ultime dichiarazioni del Ministro Fazio: http://www.repubblica.it/salute/2011/11/07/news/fazio_nessuna_fuga_di_cervelli-24612872/?ref=HREC1-4

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7 novembre 2011 1 07 /11 /novembre /2011 17:09

http://data.kataweb.it/kpm2cinx/field/image/tcimage/144234

 

 

I volti noti del jet set nazionale ed internazionale ci hanno ormai abituato a stravaganze di ogni tipo.

Sembra che sia una tendenza comune ed ormai affermata tra i vips quella di cercare nomi quanto mai unici (e a volte, diciamolo, orribili!) per i propri eredi.

Apple, Lourdes, Oceano, Chanel sono solo alcuni degli ultimi 'battesimi' famosi delle celebrità.

Ci mancava solo l'attore inglese Hugh Grant che ha voluto celebrare la nascita della figlia con un nome cinese che sembrerebbe traducibile come 'Happy Accident' ovvero 'Felice coincidenza'.

Il buon senso (!?) materno avrebbe spinto Tinglan Hong, la donna che ha dato alla luce la bambina, ad attribuirle almeno un soprannome. Bamboo.

Di sicuro la fantasia non manca!

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6 novembre 2011 7 06 /11 /novembre /2011 17:02

http://mpc.competizer.net/pub/1v/big/46/1pz46.jpg

 

Oggi vorremmo segnalarvi una bella foto scattata a Roma  in occasione del World Vegan Day, la giornata mondiale della cultura antispecista tenutasi il primo novembre.

Il titolo "Earthlings, make the connection'' prende spunto dall'omonimo documentario che affronta le questioni legate allo sfruttamento e alla sopraffazione degli animali (i terrestri, appunto) ad opera degli esseri umani (altri terrrestri).

Vi chiediamo di votare questa foto con un semplice clic per assicurare la possibilità di diffondere una maggiore consapevolezza legata al rispetto della Vita, in tutte le sue forme; i voti permetteranno la partecipazione ad un concorso il cui vincitore vedrà pubblicato il proprio scatto sui giornali Metro diffusi nelle varie nazioni. Ecco il link: http://metrophotochallenge.com/it2011/view/au54/Earthlings_make_the_connection

Per ulteriori approfondimenti potete vedere il documentario:


Earthlings (Terrestri) - Sottotitoli Italiano
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5 novembre 2011 6 05 /11 /novembre /2011 10:01

Vi segnalo un'interessante candid camera sulle reazioni dei malcapitati... Inevitabile riflettere su come siamo abituati a 'reificare' il cibo di origine animale non collegando i passaggi che hanno portato alla sua 'produzione'.

 


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4 novembre 2011 5 04 /11 /novembre /2011 17:53

http://3.bp.blogspot.com/_IJMAees8DlY/S2GOq36UhsI/AAAAAAAAApA/qGUloJu52zA/s400/Vauro+-+cacciatori.jpg

 

Dopo l'ostracismo della regione, finalmente nella primavera del 2012 si attende il primo referendum contro la caccia che riguarderà il Piemonte.

Speriamo che si tratti di un valido precedente per diffondere una cultura della non violenza che deve partire dal rispetto di ogni creatura senziente.

Rivolgiamo, quindi, un appello a tutti i piemontesi che possano prepararsi per questa grande occasione di civiltà.

 


 

 

 

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4 novembre 2011 5 04 /11 /novembre /2011 17:35

http://www.filmscoop.it/locandine/lacrisi.jpg

Dopo 'Il pianeta verde' vi consigliamo anche la visione di questo film del 1992 della stessa regista, Coline Serreau, che ancora una volta offre una visione ironica sulla società moderna che dovrebbe spingere ad una profonda riflessione sul nostro stile di vita.

Eccovi uno stralcio del film:

 


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4 novembre 2011 5 04 /11 /novembre /2011 17:13

http://cdn.blogosfere.it/ueb/images/sbadiglio-thumb.jpg

 

Tradizionalmente associato alla noia o alla stanchezza, lo sbadiglio sembra, invece, rappresentare un comportamento utile per uno scopo ben preciso.

 A partire dalla differenza relativa alla frequenza dello sbadigliare tra stagione estiva ed autunnale, alcuni ricercatori del dipartimento di Ecologia e Biologia evolutiva della Princeton University hanno cercato di indagare i meccanismi alla base di questo atto.

Lo studio in questione avrebbe coinvolto 160 persone, di cui 80 analizzate durante l'inverno e 80 durante il periodo estivo; l'ipotesi della funzione di termoregolazione corporea assolta dall'atto dello sbadigliare sarebbe stata comprovata dalla diversa frequenza di sbadigli rilevati tra il campione 'invernale' e quello 'estivo'.

In estate, infatti, il numero di sbadigli risultava essere significativamente inferiore a quello osservato nell'altro campione poiché sembra non essere necessario l'effetto refrigerante dello sbadiglio data l'elevata temperatura esterna.

Quindi, mentre in estate inalare aria calda avrebbe effetti poco utili, se non deleteri, alla refrigerazione del cervello (ragion per cui lo sbadiglio tenderebbe ad essere inibito), in inverno lo scambio termico tra interno ed esterno attraverso lo sbadiglio favorirebbe la regolazione della temperatura del cervello, evitandone il surriscaldamento.

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3 novembre 2011 4 03 /11 /novembre /2011 19:42
http://1014lp.files.wordpress.com/2010/09/mela.jpg
Abituati a rifornirci di generi alimentari dai supermercati, dimentichiamo quanta strada fanno i prodotti che finiscono sulle nostre tavole.
A partire da queste considerazioni è nata la cosiddetta filiera corta (o chilometro 0), un sistema di commercializzazione di prodotti, soprattutto alimentari, alternativi al sistema della grande distribuzione organizzata (GDO).
Mentre con la GDO gli alimenti fanno lunghi viaggi prima di essere distribuiti nei vari punti vendita, contribuendo in maniera sostanziale al problema dell'inquinamento, oltre che all'aumento del costo, chi mangia a km 0 decide di acquistare solo ciò che viene prodotto in un'area poco distante da quella della commercializzazione.
In questo modo si contribuisce anche alla valorizzazione delle proprie realtà locali e si gustano alimenti di stagione che preservano le proprietà organolettiche, che altrimenti andrebbero perse durante i trasporti.
Una delle possibilità per mangiare a km 0 è offerta dalla realtà del farmers' market, in cui la vendita degli alimenti (agricoli in questo caso) avviene direttamente dal produttore al consumatore.
Ecco un riferimento utile per quanti siano interessati a questo genere di acquisti eco sostenibili oltre che economici: http://www.mercatidelcontadino.it/
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3 novembre 2011 4 03 /11 /novembre /2011 19:06

http://t1.gstatic.com/images?q=tbn:ANd9GcTzeU7TSpsYF6iNUS9YKXWqNKsTPwK8D9olX70i9fo1WlJyrjKY8jFjnvaD

Con l'arrivo del primi freddi ritrovare le energie con una pietanza calda è l'ideale per ritemprarsi.

Per questo vi proponiamo un ottimo piatto 'cruelty free' da preparare in poco tempo.

Ecco la ricetta:

 

INGREDIENTI PER 4 PERSONE:

 

- 900 gr di zucca gialla

- una cipolla

- una patata

- olio extravergine

- sale e pepe

- latte (se preferite di soya o altro tipo)

 

PREPARAZIONE

 

Tagliare a dadini la zucca e la patata e metterle in una pentola con olio e cipolla con un filo di acqua.

Lasciare cuocere a fuoco basso fino a far ammorbidire zucca e patate, aggiungendo sale e pepe secondo i propri gusti.

Successivamente far raffreddare il composto e aggiungere un po' di latte per farlo amalgare meglio.

Con l'aiuto di un mixer ad immersione o un frullatore, rendere il preparato una crema.

Infine, fate sobbollire a fuoco basso.

Il vostro piatto è pronto da servire in tavola. Potete completare la preparazione con l'aggiunta di un filo d'olio e di un rametto di rosmarino (se lo gradite) e gustarlo con dei crostini di pane.

Buon appetito!

 

http://www.cookaround.com/uploads/glossario/c1b9ef7b1acdc916dbd2e5bd58a02288142d2e37.jpg

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2 novembre 2011 3 02 /11 /novembre /2011 18:17

La risonanza mediatica ottenuta grazie all'occupazione del tetto dello stabilimento Green Hill ha portato a far conoscere al grande pubblico la realtà della vivisezione. Ecco a voi una nota del Coordinamento Fermare Green Hill sull'evolversi della vicenda.

 

In queste ultime settimane, da quando abbiamo occupato il tetto di Green

Hill, si sono susseguiti una serie di eventi che hanno messo questo

allevamento sotto i riflettori nazionali e internazionali e sulla bocca

ditutti. L'azione del 14-15 ottobre è stata sicuramente la scintilla che

mancava per poter riaccendere il dibattito e smuovere acque che

stagnavano.

 

E innegabile che sulla questione Green Hill e più in generale sul

problema vivisezione si sia finalmente mosso qualcosa e ci sia adesso un

dibattito pubblico e politico che mancava da troppo tempo. Questo è

stato forse uno dei successi maggiori di questa campagna, qualcosa che in cuor

nostro speravamo fin dall'inizio di scatenare, utilizzando un caso

eclatante come catalizzatore di attenzione su un problema più diffuso.

Chiudere il lager di Montichiari è per noi importante, ma non è certo

con questo che si fermerebbe la vivisezione sui cani, tantomeno sugli altri

animali, e non siamo mai stati così ingenui da pensarlo o tantomeno da

dirlo. La lotta contro Green Hill è nata infatti proprio con la speranza

di poter da una parte creare ostacoli ai vivisettori togliendo dal

territorio nazionale l'ultimo allevamento di cani beagle, dall'altro

ottenere dei cambiamenti a lungo termine, cambiamenti che possono essere

di diversa natura ma che portino nell'immediato ad una concreta

riduzione del numero di animali uccisi nei laboratori.

 

Ciò che si è mosso in queste settimane è molto interessante, apre delle

prospettive che potrebbero davvero vedere chiusi e vuoti quei capannoni

dell'inferno, ma necessitano di una spiegazione e di un esame oculato.

 

E' stato facile per molti in questi giorni farsi prendere dall'entusiasmo e

cantare vittoria, addirittura già pensare alle adozioni per quei cani

prigionieri a Montichiari. Da parte nostra, anche per lesperienza

maturata nel tempo, possiamo solo dire che adesso è il momento di

stringere i denti, dare il massimo e, speriamo, l'ultima spallata,

cercando davvero di ottenere quello che vogliamo, senza esultare fino al

momento in cui toccheremo con mano i risultati.

 

L'approvazione in Commissione Affari Sociali della Camera sul Lavoro di

un emendamento restrittivo per il recepimento della Direttiva Europea in

tema di vivisezione è stato sbandierato dagli autori come un enorme

successo, e osannato da schiere di ignari come tale. Ma va detto che a parte un paio

di punti molto interessanti questo emendamento è stato in larga parte

solo propagandistico, vietando tipologie di esperimenti che per la legge

italiana 116/92 sono già vietati e lasciando le stesse possibilità di

adesso di ottenere le deroghe per farli. Se questo emendamento poi

passerà liter burocratico necessario è ancora da vedere, visto che la strada

forse è lunga, ma gli unici punti interessanti sono il divieto di

allevamento di cani, gatti e primati e lo stop ad esperimenti bellici.

Questo porterebbe non solo alla chiusura di Green Hill, ma ad

un'impossibilità per il settore di aprire nuovi lager del genere in

altre regioni, e soprattutto allo stop ad esperimenti di tipo

bellico-militare.

Il resto sono solo belle parole condite ad arte per avere consenso ed

attenzione. Vedremo col tempo cosa ne verrà fuori.

 

Notizia ben più concreta è invece che presso il sindaco di Montichiari è

stata presentata un istanza di ritiro della licenza e chiusura

dell'attività di Green Hill da parte di organi della Polizia

Giudiziaria.

Le motivazioni non sono campate in aria ma riguardano concrete e gravi

mancanze da un punto di vista amministrativo da parte dellazienda,

riscontrate durante un sopralluogo avvenuto il 30 settembre, di cui

finalmente possiamo dare notizia. E stato riscontrato che Green Hill

non ha nessun registro di carico e scarico dei cani, che non ha segnato ben

400 cani nel'lanagrafe canina, sono state inoltre sequestrate 35

carcasse di cani soppressi per non si sa quale motivo e non c'erano nell'azienda

neppure i certificati di morte di questi animali. Tutto questo è in

evidente contrasto con la normativa 116/92, la stessa a cui Green Hill

dice di sottostare quando fa comodo a loro e non dover rispettare le

norme regionali in tema di allevamenti e canili. Queste violazioni sono tali

da portare al ritiro della licenza, e non è una forzatura, è quanto scritto

sia nella legge 116 che nella autorizzazione firmata dal sindaco alcuni

anni fa.

Per cui adesso la patata bollente è in mano ad Elena Zanola, che finora

non ha mai mosso un dito a favore dei cani di Green Hill, che ha

definito quel lager un soggiorno, che ha voluto denunciare tutti gli attivisti

sul tetto e sotto il tetto il 14 ottobre e che lo stesso giorno ha osato

dire davanti alle telecamere che il 30 settembre non era stato trovato uno

spillo fuori posto dentro Green Hill. Lo stesso sindaco che per legge i

registri di carico e scarico di un allevamento sul territorio dovrebbe

vidimare, e che con Green hill non li ha neanche mai visti.

 

Sta di fatto che tra decine di servizi su giornali e telegiornali, le

immagini dell'interno di Green Hill trasmesse a Striscia la Notizia, le

denunce, gli emendamenti, gli attivisti sul tetto e molto altro, tutta

Italia sa che esiste a Montichiari un lager per cani destinati alla

vivisezione. Ma ancora di più: adesso la gente sa che esiste la

vivisezione, qualcosa di cui nessuno parla, che molti non hanno mai

sentito nominare o pensano sia un triste ricordo del passato. Qualcosa

di cui di solito non si mostrano le immagini.

Sta a noi adesso fare in modo che dal semplice sapere di un problema le

persone possano capire cosa fare per non esserne parte, e che la

vivisezione diventi davvero un ricordo del passato.

 

Noi dal canto nostro non demordiamo, e speriamo di avervi tutti con noi

per le prossime importanti iniziative che lanceremo.

 

 

(fonte: Coordinamento Fermare Green Hill - info: info@fermaregreenhill.net

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