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4 agosto 2011 4 04 /08 /agosto /2011 15:31

L'affermarsi di una coscienza ecologica ha invaso anche il Paese del Sol Levante portando i giapponesi ad una maggiore sensibilità verso il tema delle politiche ambientali e all'adozione di uno stile di vita più 'eco-friendly' rispetto ai consumi elettrici.

Un primo segno evidente della 'rivoluzione eco-friendly' che si sta rendendo necessaria anche ad Oriente è la graduale modificazione delle abitudini più consumistiche dei giapponesi nell'ambito dei consumi di elettricità sia all'interno degli uffici che nelle case private.

Accanto agli accorgimenti classici, il Giappone ha impresso il suo distintivo tocco di originalità e creatività con l’introduzione sul mercato di nuovi oggetti caratterizzati da un basso consumo energetico. Ne sono un esempio le pile No.po.po (No pollution power) in grado di generare elettricità attraverso l’impiego di liquidi come acqua di rubinetto o, in mancanza, succo di frutta, caffè e addirittura saliva. Mezzo millilitro di acqua è sufficiente per far funzionare questa pila di ultima generazione che produce energia rinnovabile. Chi ha introdotto questo dispositivo sul mercato garantisce la durata della pila a 20 anni per un prezzo di 630 yen (5,60 euro) per la confezione di 3 pezzi; il peso è di soli 15 grammi. Queste pile ‘eco-friendly’ non contengono sostanze tossiche come cadmio o mercurio e possono essere gettate con gli altri rifiuti inorganici.

Giappone. Potere e splendore 1568 -1868
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